INFORMAZIONI UTILI
Si tratta di un arcipelago di circa 20 isole che si trova nell'oceano Atlantico al largo dell'Africa centro-occidentale, nel golfo di Guinea.
Le due isole maggiori sono São Tomé e Príncipe, distanti circa 140 km tra di esse, e situate rispettivamente a circa 250 e 225 km dalla costa nord-occidentale del Gabon; tutte le isole fanno parte di una catena montuosa vulcanica nota come linea vulcanica del Camerun.
La Ilhéu das Rolas, la cui superficie è di circa 3 km² e sorge a soli 2 km a sud dell'isola di São Tomé, è il punto più meridionale dell'arcipelago e del Paese; si trova esattamente sulla linea dell'Equatore, tanto da ospitare una pietra miliare che marca il confine tra i due emisferi.
Le città principali sono*:
[columnize]- São Tomé: 56.166
- Santo Amaro: 8.239
- Neves: 7.392
- Santana: 6.969
- Trindade: 6.636
- São João dos Angolares: 2.045
- Pantufo: 2.169
- Guadalupe: 1.734
- Santo António: 1.156
- Santa Catarina: 971
- Porto Alegre: 334
* Stima popolazione dati ipotizzati al 2005
POPOLAZIONE TOTALE: 53 300 abitanti (dati 2003)Sin dall’indipendenza, ottenuta nel 1975, fondamentale per l’economia di São Tomé e Príncipe sono stati:
- cacao
- Copra (polpa di cocco)
- caffè e soprattutto cacao, che però ha subito, anche a causa della siccità, un grave declino, al seguito del quale questa ex-colonia portoghese è diventata uno dei paesi più poveri dell’Africa, anche se qualche prospettiva di crescita derivano dalla scoperta di alcuni giacimenti petroliferi nelle acque territoriali e gli investimenti con cui il governo spera di sviluppare il turismo.
Gli aiuti economici internazionali sono resi indispensabili dai vari problemi economici che affliggono questo piccolo paese, che, dovendo importare molto dall’estero, è soggetto alla volatilità del prezzo delle merci; il governo è impegnato nel difficile compito di tenere sotto controllo l’inflazione e la spesa pubblica, attirare investimenti dall’estero per rendere possibile lo sfruttamento delle risorse petrolifere, ridurre il ricorso al calmiere e ai sussidi, rinegoziare e far fronte al debito estero, che nel 2011 è stato parzialmente cancellato per 200 milioni di dollari nell’ambito del programma Heavily Indebted Poor Country.
I geologi stimano che la zona del Golfo di Guinea (provincia del Delta del Niger) contenga più di 10 miliardi di barili (1,6 km³) di petrolio, sebbene non siano ancora state dimostrate riserve. Un progetto petrolifero congiunto con la Nigeria nel 2005 è probabile che contribuisca al governo con 50 milioni di dollari di entrate derivanti dalle tasse per la licenza di esplorazione. Questo rappresenta quattro volte entrate governative nel 2004. São Tomé è ottimista sul fatto che significative scoperte di petrolio sotto la licenza di esplorazione sono imminenti.
Nel 2006, i primi test nel blocco di acque profonde hanno colpito il petrolio, ma non in quantità commercialmente valide [6].